La storia di Ahmed è simile a quella di migliaia di profughi e di immigrati, che fuggono dai loro paesi, sopportano privazioni e sofferenze e rischiano la morte, pur di raggiungere le coste dell’Europa. Come molte altre, è la storia di un bambino, che scappa da una situazione di pericolo e giunge in Europa da solo, senza minimamente sapere che cosa gli riservi il futuro. È però una storia diversa dalle tante che vengono raccontate quotidianamente dai giornali, perché è una storia fortunata, una storia a lieto fine. È una storia fortunata perché Ahmed scampa al naufragio e trova immediatamente sulla sua strada persone generose e sensibili, che glil spainano le difficoltà del primo impatto e assumono subito la responsabilità dell’affido e, successivamente, dell’adozione. È una storia fortunata, perché Ahmed va ad abitare in un paesino accogliente come Cimitile e qui si imbatte in una bambina sensibile e attenta come Sofia, che gli sta vicino con affetto e intelligenza, agevolando la sua integrazione nella classe e nel gruppo di coetanei.
Autori di questo romanzo son le alunne e gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e delle classi prime e seconde della scuola secondaria dell’Istituto comprensivo «Fratelli Mercogliano – C. Guadagni» di Cimitile in provincia di Napoli. È una bella storia di integrazione vista e narrata dal punto di vista dei ragazzi, che ne sono attori, protagonisti e .. autori. È un romanzo particolarmente adatto alle classi prime e seconde delle scuole medie inferiori.
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