Vivere la grande guerra è un romanzo storico. Racconta la storia di Rocco, che perde il padre in guerra ed è così costretto a crescere in fretta. Facendo il pastore, conosce dei reduci e invalidi, che gli raccontano la loro esperienza nelle trincee e sui campi di battaglia della prima guerra mondiale. Attraverso il racconto dei reduci Rocco (e con lui i lettori) conosceranno i principali eventi della grande guerra, vivranno episodi famosi e conosceranno personaggi come Hemingway, D’Annunzio, Ungaretti che la guerra l’hanno vissuta e descritta nelle loro opere. Dalla narrazione, emergono con forza tutti gli orrori della guerra: la ferocia, la brutalità, le privazioni, le inumane condizioni all’interno delle trincee… È il racconto di uomini costretti ad agire in base a valori diversi da quelli su cui avevano fondato la loro vita; uomini, spesso abbrutiti dal dolore e dalla sofferenza; uomini che cercano soltanto, con ogni mezzo, di salvare la propria vita. Sono trascorsi quasi cento anni da quegli eventi terribili: ha ancora senso raccontarlo ai nostri ragazzi? Riteniamo di sì, perché la rievocazione di quel periodo travagliato possa far nascere in loro il sentimento di rifiuto della guerra e il sogno di un mondo nel quale si affermino stabilmente i valori della convivenza pacifica, della tolleranza, del rispetto degli altri. Le esercitazioni, molto essenziali, comprendono sempre un questionario di comprensione, un invito alla produzione personale, giochi linguistici.
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