È un romanzo ambientato nella periferia di una grande città. Protagonisti sono due ragazzi che frequentano la stessa classe, ma due ambienti diversi: Giorgio frequenta il bar Il campione, Giulio il Centro guidato da una donna coraggiosa, la signora Anna. Due mondi inconciliabili: il bar è ritrovo di delinquenti, sbandati e spacciatori; il Centro è il punto di riferimento di adulti e ragazzi che praticano la solidarietà e la cittadinanza attiva. Giulio si troverà a essere perseguitato e minacciato perché ha scritto sul giornalino scolastico un articolo di denuncia contro gli spacciatori. Ad accusarlo di infamia è Giorgio, detto il “Mancino”, che si sta avviando alla carriera criminale seguendo le orme del padre.
Il libro descrive con efficacia le difficoltà e i pericoli dei ragazzi costretti a vivere nelle periferie, spesso anonime e degradate, delle grandi città. È anche un invito alla speranza, perché alla fine il “Mancino” vorrà essere chiamato solo Giorgio.
Oltre che dai laboratori tarati per le terze classi, il libro è corredato da schede di approfondimento: Lo spazzacamino ieri e oggi (sfruttamento minorile), La dispersione scolastica, Il cyberbullismo, Le trappole della Rete, Lo spinello e i suoi effetti.
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