È un romanzo storico ambientato in un paesino meridionale durante il fascismo. Protagonista è il podestà, che è anche il medico condotto del paese. Per le cariche che ricopre sa tutto di tutti e, quando non sa, provvedono a informarlo l’usciere, la guardia campestre e il milite fascista. Il podestà sa di essere rispettato come medico, ma disprezzato e isolato per la carica politica che ricopre. E ne soffre. Soffre tanto per la solitudine e per la falsità da cui è circondato, che finirà per fare amicizia con un confinato politico, nonostante sia proibito dalla legge e perciò pericoloso.
Il romanzo permette di capire dall’interno il clima che si respirava durante il fascismo in un paesino del meridione, ma è anche un bel giallo, perché il podestà si troverà a indagare sul mistero di una capra rossa scomparsa e sulla
sua strana padrona, che se ne va in giro per boschi e montagne a cercarla, chiamandola a gran voce. È solo una donna stanca ed esaurita per l’assenza del marito al fronte, è una poco di buono o addirittura una spia venduta agli angloamericani? La risposta nelle ultime righe del romanzo, mentre sono arrivati gli angloamericani e il mondo del podestà sta crollando per sempre.
I laboratori sono preceduti da focus informativi sull’Italia fascista.
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