Questo testo è la trasposizione narrativa del celebre testo teatrale di Rostand. Trasportare in forma narrativa una storia nata e organizzata per il teatro può sembrare un tentativo temerario. Tuttavia, la figura di Cyrano, nota anche a chi di letteratura non si occupa, e la tenera drammaticità dei fatti raccontati hanno indotto l’autore e l’editore a correre qualche rischio! Il fatto è che Cyrano è il campione di tutti coloro che non sopportano la doppiezza, la stupidità, il pregiudizio; è un individuo che paga di persona la sua volontà di non accettare compromessi, di poter andare sempre a testa alta; è un esempio nell’amicizia e nell’amore. È, insomma, un vero uomo, non secondo certi stereotipi che scambiano i muscoli o la volgarità per virilità, ma per ciò per cui si può stimare una donna o un uomo come persone “vere”, esempi positivi in un mondo, quello del Seicento o quello d’oggi (non fa alcuna differenza), in cui di modelli positivi, appunto, si ha un bisogno quasi disperato. Nulla vieta poi, naturalmente, che qualche classe che si appassioni alle schermaglie amorose di Cyrano, di Roxane, di Christian, di De Guiche e di tutti gli altri personaggi, non escluso il bonario e sempliciotto Ragueneau, possa provare a rappresentare qualche scena, magari tra le più celebri, raccogliendo intorno all’insegnante un gruppo di potenziali attori e contando sul pubblico rappresentato dai compagni. Una prospettiva niente male, in anni come questi in cui la scuola deve imparare ad aprirsi a ogni di comunicazione.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.